On-the-breadline,-photos-from-the-set,-Belgrade.-Courtesy-of-the-artist

Buon Primo Maggio lungo la breadline!
Si, è per il pane che combattiamo, ma noi combattiamo anche per le rose! Mentre marciamo e marciamo, noi portiamo giorni grandiosi. La riscossa delle donne significa la riscossa dell’umanità. Non più chi si massacra di lavoro e chi ozia, i tanti che soccombono alla fatica e i pochi che riposano, ma la condivisione delle glorie della vita: pane e rose! Pane e rose!“🌹

Nella Ex -Yugoslavia esisteva una forte tradizione femminista nata durante la metà degli anni 70 con la creazione del gruppo “Zena i Drustvo” (Società delle Donne) che si ispirava al Marxismo, seguiva le teorie post-strutturaliste del femminismo francese, della psicologia e dalla nuova antropologia ma faceva anche riferimento alla tradizione partigiana Yugoslava che si basava su teorie di emancipazione delle donna.
Di tutto questo resta ben poco e anche nei Balcani non esiste ad oggi parità di diritti nella donna sia nel lavoro che nella società in generale rispetto all’uomo. Anche nelle manifestazioni di piazza le donne vengono strumentalizzate secondo gli stereotipi cari alla politica di Vucic.

In conversazione con Alekandra Mijalokovica giornalista del quotidiano serbo Politika, Belgrado Aprile 2019

Il confronto di due ore che ho avuto Aleksandra Mijalokovic del Politika – il miglior quotidiano serbo – nella grande sala delle conferenze di questo storico giornale serbo, mi è rimasto cucito addosso. Ci siamo incontrate sulla mia breadline, lei mi ha chiesto in modo approfondito le ragioni del mio progetto.. il suo feedback è stato molto utile e positivo per capire ancora una volta un territorio così complesso.

La Sava ed il Danubio si prendono per mano in un punto preciso di Belgrado, questa strada d’acqua arriva nel Black sea e poi corre verso Istanbul la mia prossima tappa.
L’acqua è uno specchio su cui riflettere, ragiono su tutto quello che questo territorio così complesso si porta dietro. In lontananza vedo i palazzi dalla Nuova Belgardo / Novi Beograd che hanno lasciato il segno della Repubblica Socialista Federale della Jugoslavia nell’architettura “brutalista” il béton brut. Il mio sguardo si ferma però su un nuovo complesso chiamato Waterfront: in una notte hanno sfrattato dalle case le persone che abitavano lungo il fiume per dare spazio a questo “progetto di rinascita sull’acqua”. Il miraggio del capitalismo sta cancellando l’identità di questo paese.
Il Danubio silenziosamente ci parla ancora, trasportando tutti questi pensieri.

Segno la Breadline seguendo la linea tracciata dello scrittore serbo-croato Predrag Matvejević nel suo libro Pane Nostro chiarisce bene: «mi sono reso conto di come culture lontane avessero nel grano delle radici in comune. È la storia delle prime farine dei nomadi, delle sacche dei viandanti e del pane dei frati: che è lo stesso dei mendicanti e dei carcerati»